Appuntamento musicale a conclusione della tre-giorni dal titolo “Padre Turoldo: un poeta dalla parte degli ultimi”, convegno organizzato dalla Fondazione Monte di Pietà di Vicenza da venerdì 22, giorno in cui il religioso nacque nel 1916, a domenica 24 novembre, con il patrocinio del Centro Studi p. David M. Turoldo, della Provincia di Lombardia e Veneto dell'Ordine dei Servi di Maria, della Fondazione “Pordenonelegge” e del Comune di Sedegliano (Udine), la cui frazione di Coderno fu la terra d’origine di Turoldo.
Domenica 24 novembre, alle 18, nella chiesa di San Vincenzo in Piazza dei Signori la Schola Vincentiana, diretta da Filippo Furlan, proporrà un concerto a ingresso libero dedicato ai Salmi di Turoldo, venendo accompagnata per l’occasione dalle armonie e dai commenti di Bepi De Marzi. Saranno eseguiti: “I redenti di Dio lo dicano”, “Cosa buona più di ogni altra”, “Chi potrà varcare”, “Gli occhi miei”, “Dio mio, Dio mio, perché”, “Lungo i fiumi”, “Il Signore è il mio pastore” e “Date lode al Signore”.
“I salmi – commenta Filippo Furlan - sono canto fin dall’origine. La versione dei Salmi di Turoldo mi ha sempre colpito per l’alta qualità melodica del verseggiare, che appare naturalmente destinata al canto. Negli anni ’70, ad accogliere l’invito di Turoldo a musicarli furono Ismaele Passoni e Bepi De Marzi e quest’ultimo, nel tempo, ha fatto della proposta di tali Salmi una bandiera e un cruccio, per la loro parziale, se non mancata, accoglienza nella liturgia”.
Il breve concerto si lega, per tematica spirituale, alla mostra “Tra gli elementi” che, ospitata nella Sala dei Pegni del Palazzo del Monte di Pietà, si chiuderà proprio nella stessa giornata di domenica 24 novembre.
Ma musica e spiritualità saranno protagoniste anche del prossimo appuntamento organizzato dalla Fondazione Monte di Pietà di Vicenza: dal 29 novembre prenderà infatti il via la quarta edizione della rassegna “I Venerdì al Monte”, la prima in versione autunnale, dedicata all’universo musicale di mons. Giulio Cattin, dal fascino senza tempo del canto gregoriano fino a coinvolgenti incursioni nella musica contemporanea.